Tutto quello che c'è da sapere sui rimborsi del Modello 730

La dichiarazione dei redditi è un appuntamento annuale fondamentale per tutti i contribuenti, poiché offre l'opportunità di ottenere significativi rimborsi fiscali. Il Modello 730 è uno strumento particolarmente vantaggioso. Presentare il Modello 730 consente di beneficiare di numerosi rimborsi fiscali, per questo motivo è fondamentale conservare tutta la documentazione relativa alle spese sostenute per poter usufruire delle detrazioni. In questo articolo, esploreremo i principali rimborsi a cui si ha diritto presentando il Modello 730.

Spese sanitarie

Le spese sanitarie rappresentano una delle voci più comuni per le detrazioni fiscali. Si può detrarre il 19% delle spese sostenute per visite mediche, esami diagnostici, acquisto di farmaci, interventi chirurgici e protesi. È importante ricordare che la detrazione si applica solo all’ammontare complessivo che eccede euro 129,11 (franchigia).

Dall’anno d’imposta 2020, tale detrazione spetta a condizione che l’onere sia sostenuto con versamento bancario o postale ovvero mediante altri sistemi di pagamento “tracciabili”, fanno eccezione le spese sostenute per l’acquisto di medicinali e di dispositivi medici, nonché per prestazioni sanitarie rese dalle strutture pubbliche o da strutture private accreditate al SSN.

Interessi passivi su mutui per acquisto abitazione principale

Chi ha un mutuo ipotecario per l'acquisto dell’abitazione principale, può detrarre il 19% degli interessi passivi, oneri accessori e quote di rivalutazione pagati, fino a un massimo di 4.000 euro suddivisi tra gli intestatari del mutuo. Nel caso in cui il mutuo sia cointestato tra i due coniugi, di cui uno fiscalmente a carico dell’altro, il coniuge che ha sostenuto interamente la spesa può fruire della detrazione per entrambe le quote.

Gli interessi passivi danno diritto alla detrazione solo per l’importo effettivamente rimasto a carico del contribuente. In caso di mutuo ipotecario sovvenzionato con contributi concessi dallo Stato o da Enti pubblici erogati in “conto interessi”, la detrazione è calcolata sulla differenza tra gli interessi passivi e il contributo concesso.

Dall’anno d’imposta 2020 la detrazione per le spese per interessi passivi di mutuo spetta a condizione che l’onere sia sostenuto con versamento bancario o postale ovvero mediante altri sistemi di pagamento “tracciabili”.

Spese di istruzione

Le spese per l'istruzione dei figli possono essere detratte al 19%. Sono inclusi la mensa e lo scuolabus, le tasse universitarie, i corsi di specializzazione e i master. I consulenti Caaf CGIL sono a disposizione per verificare i limiti specifici di detraibilità per ogni livello di istruzione.

Dall’anno d’imposta 2020:

  • la detrazione spetta a condizione che l’onere sia sostenuto con versamento bancario o postale ovvero mediante altri sistemi di pagamento “tracciabili”;

Spese per attività sportive dei figli tra 5 e 18 anni

Questa detrazione mira a incentivare la pratica sportiva che contribuisce al benessere di bambini e ragazzi. Se i figli, di età compresa tra 5 e 18 anni, praticano attività sportive, si può detrarre il 19% delle spese sostenute fino a un massimo di 210 euro per figlio. Tale importo deve considerarsi quale limite massimo riferito alla spesa complessivamente sostenuta da entrambi i genitori.

Dall’anno d’imposta 2020:

  • la detrazione spetta a condizione che l’onere sia sostenuto con versamento bancario o postale ovvero mediante altri sistemi di pagamento “tracciabili”;

Spese per abbonamenti al trasporto pubblico locale, regionale e interregionale

Questa detrazione mira a incentivare l'uso dei mezzi pubblici, riducendo il traffico e l'inquinamento. Gli abbonamenti annuali o mensili al trasporto pubblico sono detraibili al 19%, fino a un massimo di 250 euro.

Il limite massimo di 250 euro deve intendersi l’importo massimo complessivo per le spese sostenute dal contribuente per l’abbonamento proprio e dei familiari a carico. L’importo costituisce anche il limite massimo di spesa ammesso alla detrazione per ogni singolo abbonato al servizio di trasporto pubblico. Pertanto, anche se il costo dell’abbonamento è suddiviso tra più soggetti, come ad esempio genitori che sostengano la spesa di 300 euro per l’abbonamento del figlio a carico, l’ammontare massimo di spesa sul quale calcolare la detrazione, da ripartire tra i genitori, non può superare 250 euro totali.

Dall’anno d’imposta 2020:

  • la detrazione spetta a condizione che l’onere sia sostenuto con versamento bancario o postale ovvero mediante altri sistemi di pagamento “tracciabili”;

Spese per ristrutturazioni edilizie

Chi ha effettuato interventi di manutenzione straordinaria, restauro, risanamento conservativo o ristrutturazione edilizia, può detrarre la spesa nei limiti e su percentuali previste per i diversi tipi di intervento. I consulenti Caaf CGIL sono a disposizione per verificare i limiti specifici e le percentuali previste.

Spese per risparmio energetico

Le spese per gli interventi finalizzati al risparmio energetico, come l'installazione di pannelli solari, la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale e i lavori di isolamento termico, possono essere detratte nei limiti e su percentuali previste per i diversi tipi di intervento. I consulenti Caaf CGIL sono a disposizione per verificare i limiti specifici e le percentuali previste.

Spese per la frequenza di asili nido

Coloro che hanno iscritto i figli ad asili nido, pubblici o privati, possono detrarre il 19% delle spese sostenute, per il pagamento di rette relative alla frequenza, fino a un massimo di 632 euro per figlio ripartito tra i genitori.

Dall’anno d’imposta 2020, tale detrazione spetta a condizione che l’onere sia sostenuto con versamento bancario o postale ovvero mediante altri sistemi di pagamento “tracciabili”.

Contributi per gli addetti ai servizi domestici e familiari

Questo aiuto è particolarmente utile per chi necessita di assistenza domestica o per la cura di familiari non autosufficienti. Dal reddito complessivo è possibile dedurre i contributi previdenziali ed assistenziali versati per gli addetti ai servizi domestici (autisti, giardinieri, ecc.) ed all’assistenza personale o familiare (colf, baby-sitter, assistenti delle persone anziane, ecc.) per la parte rimasta a carico del datore di lavoro, fino ad un importo massimo di 1.549,37 euro.

Non sono deducibili:

  • la quota contributiva a carico del collaboratore domestico/familiare;
  • i versamenti a CAS.SA.COLF;
  • i contributi forfettari sostenuti per la regolarizzazione dei lavoratori dipendenti stranieri.

Per ulteriori dettagli e per assicurarsi di beneficiare di tutti i rimborsi disponibili, potete affidarvi ai professionisti del CAAF CGIL.

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