Partita IVA Forfettaria: tutto ciò che c’è da sapere

La consulenza dedicata alla “partita IVA forfettaria” rappresenta un servizio strategico per liberi professionisti, artigiani e microimprese che desiderano operare con semplicità fiscale. L’affiancamento professionale copre l’apertura della partita IVA, la fatturazione elettronica, il controllo degli incassi e la guida alla permanenza nel regime forfettario.

Conviene adottare il regime forfettario?

Il regime forfettario è un regime fiscale agevolato per le persone fisiche che esercitano attività d’impresa, arti o professioni.
 La platea dei soggetti aderenti è in forte crescita: nel 2023 le partite IVA in regime forfettario erano circa 1,9 milioni, pari a oltre il 50 % del totale dei contribuenti autonomi.

I principali vantaggi sono: aliquota sostitutiva (5 % per start-up nei primi 5 anni, altrimenti 15 %), semplificazione IVA (esonero dall’IVA, registri, studi di settore) e soglia elevata di ricavi/compensi (85 000 €) per l’accesso al regime.

Come funziona la consulenza per la partita IVA forfettaria?

La consulenza offerta dal Caaf CGIL copre i seguenti passaggi fondamentali:

1.                Apertura o variazione della partita IVA – Assistenza nella scelta del codice ATECO corretto, nella compilazione della modulistica, nella comunicazione telematica all’agenzia delle entrate, e nella scelta del regime fiscale adeguato (forfettario vs ordinario).

2.                Registrazioni burocratiche e adempimenti – Supporto nelle iscrizioni previdenziali (INPS/gestione separata o commercianti/artigiani), nella comunicazione di inizio attività, nell’archiviazione dei documenti.

3.                Emissione della fattura elettronica – Dal 2024 è in vigore l’obbligo di fatturazione elettronica per tutti i soggetti in regime forfettario.  Il servizio include accesso a un software o piattaforma dedicata che consente la generazione, invio e archiviazione della fattura elettronica in formato XML.

4.                Monitoraggio degli incassi e del fatturato – Attraverso la piattaforma dedicata viene fornita visibilità in tempo reale su fatture emesse, scadenze, incassi, e calcolo automatico dei limiti di ricavi/compensi (ad esempio il limite di 85 000 €). Questo consente di valutare la permanenza nel regime forfettario e prevenire uscite non desiderate.

5.                Assistenza fiscale annuale – Al termine dell’anno viene predisposta la dichiarazione dei redditi, verificata la spettanza dell’aliquota forfettaria, confermato il coefficiente di redditività, gestite eventuali cause di esclusione (superamento soglia ricavi, dipendenza, partecipazioni societarie).

Quali sono le novità normative su Partita Iva 2024-2025?

La legge di bilancio 2025 ha innalzato il limite di reddito da lavoro dipendente o assimilato a 35.000 €* per poter accedere o rimanere nel regime forfettario. Inoltre è prevista una riduzione del 50 % dei contributi INPS per alcune nuove iscrizioni nella gestione artigiani e commercianti.

I ricavi o compensi annuali non devono superare 85.000 € per poter accedere o mantenere il regime forfettario. Se il superamento è compreso tra 85.001 e 100.000 €, l’uscita dal regime avviene dall’anno successivo; se invece supera i 100.000 €, l’uscita è immediata.

In generale 15% dell’imponibile (coefficienti di redditività applicati ai ricavi conseguiti e compensi percepiti) per i soggetti già attivi, oppure 5 % per i primi 5 anni se si tratta di nuova attività e sussistono i requisiti.
Dal 2024 tutti i forfettari devono emettere fattura elettronica, senza soglia minima.

 Perché affidarsi a una consulenza specializzata?

La scelta del regime forfettario porta con sé vantaggi ma anche rischi: il superamento delle soglie, la mancata fatturazione elettronica, l’errata applicazione del coefficiente di redditività o l’assenza di controllo sul fatturato possono causare l’uscita dal regime o sanzioni.
 La piattaforma gestita dai consulenti Caaf CGIL consente non solo l’emissione delle fatture ma anche il controllo costante del volume d’affari, garantendo una sorveglianza attiva sulla permanenza del regime e una risposta tempestiva qualora sorgano criticità.
 Inoltre, l’aggiornamento normativo (2024-2025) impone attenzione: il limite ricavi, le cause di esclusione, il monitoraggio dei redditi da lavoro dipendente, e gli obblighi di fatturazione elettronica sono tutti elementi che richiedono competenza specialistica.

Quali attività sono più adatte al regime forfettario?

Il regime si presta particolarmente a liberi professionisti e piccoli imprenditori con costi contenuti, che operano in autonomia e desiderano semplificare la gestione fiscale. I settori con maggiore diffusione sono quelli dei servizi professionali, informatici, creativi e digitali, dove i forfettari superano il 70 % degli autonomi. Al contrario, per attività con costi elevati, assunzioni numerose, o che prevedono margini ridotti e grandi investimenti, può risultare più conveniente il regime ordinario.

Con il servizio di consulenza si ottiene: apertura rapida e conforme della partita IVA, piattaforma centralizzata per fatturazione, registrazione degli incassi, alert sul superamento dei limiti di ricavi, assistenza nella dichiarazione dei redditi, e un unico interlocutore per gestione fiscale e adempimenti.
La fase di monitoraggio consente inoltre di evitare uscite involontarie dal regime forfettario, preservando l’aliquota agevolata e la semplificazione contabile.

* Il limite potrebbe essere oggetto di variazioni con la legge di bilancio.

 #partitaiva #regimeforfettario #consulenzafiscale #fatturazioneelettronica #autonomi #microimprese

News e Approfondimenti dal Blog