Assegno unico universale per i figli: le novità

L’assegno unico è un beneficio economico mensile che viene attribuito dall’INPS per ogni figlio a carico entro i 21 anni. Viene assegnato a tutti (ed è infatti detto “universale”) ma con un criterio progressivo che tiene conto della condizione economica del nucleo familiare, individuata attraverso l’ISEE (indicatore della situazione economica equivalente).

Come funziona l’assegno Unico nel 2024 per chi lo sta già ricevendo

 Dal 1° marzo 2024 tutti coloro che hanno già presentato in passato una domanda di Assegno unico e universale per i figli a carico (AAUF), accolta e in corso di validità, beneficeranno dell'erogazione d'ufficio della prestazione da parte dell’INPS, senza dover presentare una nuova domanda.
Resta obbligatorio, invece, il rinnovo dell’ISEE per poter ricevere l’importo completo: in assenza della nuova DSU correttamente attestata, a partire da marzo 2024 l’Assegno scenderà all’importo minimo.

Nelle sedi CAAF CGIL del Piemonte e della Valle d’Aosta l'assistenza nel calcolo e nella dichiarazione dell'Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) è gratuita.

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Il rinnovo automatico dell’Assegno unico è una misura di semplificazione per gli utenti, realizzata anche grazie ai fondi garantiti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza dell’Italia (PNRR), che punta a valorizzare le banche dati dell'Istituto offrendo un servizio innovativo.

I richiedenti dovranno tuttavia comunicare eventuali variazioni delle informazioni precedentemente inserite nella domanda di Assegno unico trasmessa all’INPS (ad esempio: nascita di figli, variazione/inserimento della condizione di disabilità, separazione, variazioni IBAN, maggiore età dei figli), integrando tempestivamente la domanda già trasmessa.

Chi deve fare domanda per l’Assegno Unico nel 2024

 Potranno presentare la domanda coloro che non hanno mai fruito dell’Assegno unico e quanti avevano prima del 29 febbraio 2024 trasmesso una domanda che non è stata accolta o che non è più attiva. Le domande possono essere presentate tramite il Patronato INCA CGIL o il portale Web dell’INPS.

L’assegno è corrisposto a chi esercita la responsabilità genitoriale (genitore, genitore affidatario, tutore del figlio) e la prestazione è corrisposta a prescindere dalla situazione lavorativa del richiedente (lavoratore dipendente, autonomo, disoccupato...).
Spetta per ogni figlio:

  • minorenne (come rileva ai fine ISEE);
  • maggiorenne a carico, fino al compimento di 21 anni, al ricorrere di determinate condizioni;
  • con disabilità a carico, senza limiti di età (a prescindere dalle condizioni richieste per i maggiorenni).

I requisiti del richiedente che devono sussistere per tutta la durate del beneficio sono legati alla cittadinanza, al pagamento delle imposte sul reddito in Italia, alla residenza in Italia per almeno due anni, anche non continuativi, ovvero essere titolare di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata almeno semestrale.

L’importo dell’Assegno Unico e Universale per i figli a carico è determinato sulla base della condizione economica del nucleo familiare, verificata tenendo conto dell’ISEE in corso di validità.
L’assegno può essere richiesto anche in assenza di ISEE ma in questo caso si ha diritto all’importo minimo.

La domanda si presenta una volta al verificarsi dell’insorgenza del dirittoe deve indicare tutti i figli per i quali si richiede il beneficio, con la possibilità di essere integrata al verificarsi di nuove nascite o di avvenimenti che influiscano sulla commisurazione dell’assegno e ferma restando la necessità di aggiornare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per gli eventi sopravvenuti.

L’annualità dell’AUUF va dal 1° marzo al 28 febbraio dell’anno solare successivo.

Chi deve fare domanda per l’Assegno Unico nel 2024

L’assegno unico viene aumentato del 50% per tutti per il primo anno di vita del bambino, e fino a tre anni per famiglie che hanno tre o più figli. Per i figli disabili non sono previsti limiti di età.

La misura dell’assegno è modulata in misura progressiva e va da un minimo di 57 euro al mese a un massimo di 199 euro per ogni figlio minorenne a carico. Per la fascia tra i 18 e i 21 anni l’importo va invece da un minimo di 25 euro a un massimo di 85 euro al mese. Gli importi più bassi sono assegnati in assenza di ISEE o con ISEE pari o superiore a 45.575 mila euro.
Sono invece previste maggiorazioni mensili:

  • per ciascun figlio dal terzo in poi l’assegno viene aumentato di una quota che va da a 96 euro a seconda del reddito ISEE
  • per le famiglie con 4 o più figli a carico viene erogata anche una maggiorazione forfettaria del 50%.
  • per le madri di età inferiore ai 21 anni è prevista una maggiorazione di 22,8 euro


Per concludere ricordiamo che l’Assegno unico non assorbe né limita gli importi del Bonus asilo nido.

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