La detrazione è valida soprattutto per i condomìni che rinnovano oltre il 25% della superficie...
Arriva l’Assegno Unico e Universale per i Figli: come farsi trovare pronti con l’ISEE
Partirà finalmente dal 1 marzo 2022 una delle più importanti misure di sostegno al reddito delle famiglie italiane: il nuovo Assegno Unico e Universale per i Figli.
Si tratta di un provvedimento universale, disponibile anche per autonomi, disoccupati e incapienti, per il quale sono state stanziate risorse che cresceranno progressivamente nei prossimi anni.
Sarà una piccola grande rivoluzione: fino a oggi, infatti, le famiglie che avevano diritto agli assegni familiari erano composte unicamente da dipendenti privati e titolari di prestazioni previdenziali. Il contributo riguardava i figli fino ai 18 anni e i disabili senza limiti di età.
Il nuovo assegno unico, invece, parte dal settimo mese di gravidanza, per ciascun figlio a carico, fino ai 21 anni o senza limiti di età per i figli disabili.
Secondo i dati Istat riguarderà quindi circa 12,5 milioni tra ragazzi e bambini.
In totale saranno 2,4 milioni le famiglie che fino a ora erano escluse dal sostegno, e che invece potranno finalmente contare su un aiuto da parte dello Stato.
In pratica, questo nuovo assegno sostituirà alcuni bonus attualmente in vigore:
- assegni per il nucleo familiare
- detrazioni per i figli a carico
- bonus mamma
- bonus per il terzo figlio.
Resterà attivo invece il bonus nido, riconfermato alle stesse condizioni del 2020.
La domanda per l’erogazione dell’assegno potrà essere presentata dai genitori o in sostituzione dai figli maggiorenni direttamente per la loro quota spettante.
Per avere diritto all’assegno bisogna, inoltre possedere i seguenti requisiti:
- Essere cittadino italiano o di uno Stato membro UE o di altro Paese non UE con regolare permesso di soggiorno o titolare di un permesso unico di lavoro per almeno sei mesi o di attività di ricerca per almeno sei mesi;
- Essere soggetti al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia;
- Essere residente e domiciliato in Italia con i figli a carico residenti sul territorio italiano;
- Essere od essere stato residente in Italia per almeno due anni, anche non continuativi, o essere titolari di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di almeno sei mesi.
Attenzione: la domanda per il nuovo assegno unico e universale si presenta all’INPS o ai Patronati.
È importante inoltrare la richiesta entro il 28 febbraio per iniziare a ricevere l’assegno a partire da marzo.
L’assegno sarà composto da una quota fissa per ciascun figlio – dai 25 ai 50 euro – e da una parte variabile in base al numero di figli, alla loro età, alla loro condizione e alla situazione economica del nucleo familiare. Quindi, se per per i vecchi assegni per il nucleo familiare (ANF) si faceva riferimento al reddito familiare, oggi l’indicatore indispensabile è l’ISEE.
In pratica: se non si richiede l’attestazione ISEE sarà possibile avere solo l’importo minimo previsto per l’Assegno Unico.
Anche in questo caso, dunque, è meglio agire per tempo e farsi trovare pronti. Il vecchio ISEE è scaduto il 31 dicembre 2021 e per l’anno 2022 può essere rinnovato negli uffici CAAF CGIL senza spendere un euro.
Aspettare troppo e arrivare all’ultimo minuto significherà subire inevitabilmente dei ritardi, perché il Fisco sarà già sovraccarico per le pratiche su dichiarazione dei redditi e modello 730. Compilare l’ISEE al CAAF (leggi di più) invece significa affidarsi a consulenti esperti che semplificano il linguaggio della burocrazia fiscale e aiutano i cittadini a far valere i loro diritti. Anche quando si tratta di garantire le condizioni migliori alla propria famiglia.
Prendere un appuntamento con i nostri consulenti è facile: basta chiamare il numero verde 011.79.19 oppure utilizzare il SISTEMA DI PRENOTAZIONE ONLINE SUL NOSTRO SITO.

