CAAF CGIL dell'Umbria

Sempre più tagli ma il CAAF CGIL c'è sempre!

I Centri di Assistenza Fiscale nacquero negli anni '90 grazie a quell'idea moderna e progressista che immaginava e costruiva una nuova impostazione del sistema dichiarativo dei redditi.

Prima di quella data, per il lavoro dipendente e i pensionati era molto complicato il recupero delle tasse maggiormente pagate.
Grazie a quelle norme e ai CAF, si è data la possibilità a dipendenti e pensionati di recuperare o pagare in tempi brevi e certi quanto dovuto. Non solo, quell'idea perseguì anche un'importante digitalizzazione di dati in possesso dello Stato e dirottò personale dell'amministrazione finanziaria da un faticoso e improduttivo controllo di dichiarazioni cartacee al perseguimento dell'evasione.
Quell'idea, lo ripeto, moderna e progressista, non si sarebbe potuta realizzare senza i CAF.

I CAF, grazie ai compensi previsti dalla legge, oltre a realizzare quel progetto erano gratuitamente a disposizione dei cittadini per poterli aiutare all'esercizio di un diritto. Da allora a oggi i compiti e le responsabilità dei Centri di Assistenza Fiscale sono cambiati. Il ruolo svolto è sempre meno di tutela e sempre più di assistenza nei confronti del contribuente e sono enormemente aumentate le responsabilità, tanto da sostituire il dichiarante anche con il pagamento dell'imposta in caso di errore.
Dall'altro verso, si sono drasticamente ridotti i compensi.
La legge di stabilità 2016 rischia di dare un colpo ferale ai CAF e di conseguenza a quell'idea progressista.
Un taglio di circa un terzo di queste risorse porterà a delle conseguenze molto pesanti.
Per esempio, il precompilato rischierebbe di arenarsi. Quest'anno di 19 milioni di 730, 17,5 milioni sono stati elaborati dai CAF.
È evidente che senza il contributo degli intermediari il sistema rischia il collasso.
La mancanza dei fondi ai CAF farà ricadere sulla gente i costi con il paradosso di "far pagare per pagare le tasse" e per chi dovrà chiedere un rimborso i costi aggiuntivi porteranno le fasce più povere a rinunciare a un diritto legittimo.
E ancora, le campagne fiscali si realizzano grazie al lavoro di tantissime ragazze e ragazzi. La drastica riduzione dei fondi non potrà non impattare su quei livelli occupazionali.
Per tutto ciò è per altro non si può che definire sconsiderata la scelta del governo.
Pensiamo ad esempio a cosa accadrebbe se non ci fossero più i CAF per compilare il modello Isee, un documento necessario per godere delle prestazioni sociali agevolate per servizi essenziali. Tra queste l'assegno di maternità, gli asili nido, sconti sulle bollette e tasse universitarie. Per non parlare del supporto, oggi indispensabile, per chi deve presentare la dichiarazione dei redditi (modello 730) o modificare il precompilato.
Nonostante tutto e tutti anche quest'anno noi saremo al vostro fianco.